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10 motivi per non vaccinare i nostri figli
Nel decalogo proposto dalla Società Italiana di Pediatria si fa leva, per convincervi a vaccinare i vostri figli, sulla perdita di socialità o giorni di scuola.
Le motivazioni scientifiche proposte sono praticamente inesistenti.
Nessuna trasparenza sui rischi/benefici.
Neanche una menzione.
per di più mentono sapendo di mentire sulla possibilità di contagiarsi e contagiare anche da vaccinati.
La verità è che NON ESISTE ALCUN BUON MOTIVO PER VACCINARE I RAGAZZI: ESISTONO SOLO RISCHI E NESSUN BENEFICIO.
Se incontrate medici pediatri che provino a convincere voi e i vostri figli che con il vaccino potranno tornare alla normalità e andare a scuola,
sappiate che così facendo non stanno svolgendo il loro ruolo di medici ma stanno esclusivamente facendo PROPAGANDA.
Abbiamo stilato anche noi una lista di 10 motivi per i quali NON dovreste vaccinare vostro figlio adolescente contro il Covid-19:
1) perché è una malattia che nei bambini e nei giovani sani non si presenta mai in forma grave e guarisce spontaneamente
2) perché la mortalità nei ragazzi è dello 0,00...%
3) perché corrono enormi rischi legati agli effetti avversi conosciuti e sconosciuti di una vaccinazione ancora sperimentale.
4) perché non ne trarrebbero nessun beneficio.
5) perché potrebbero contagiarsi comunque e contagiare gli altri, compresi gli anziani fragili vaccinati e non.
6) perché non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine della vaccinazione sulla salute riproduttiva, cardiaca, neurologica e endocrina.
7) perché non esistono studi di cancerogenesi.
8 ) perché non è efficace per le varianti attualmente esistenti e non serve a limitare i contagi (vedi Inghilterra, Israele e Cile)
9) perché i vaccinati possono andare incontro al fenomeno dell’ADE e, contraendo la malattia, avere complicazioni che diversamente non avrebbero.
10 ) perché, se ben spiegato, con il contributo della famiglia, il ragazzo non cederà al ricatto del vaccino in cambio della vita sociale e avrà la forza e il coraggio per resistere a questo abuso.